Il Team di podologi del Day Foot Surgery presenta intervento su una recidiva di alluce valgo e dita a martello operato mediante multichirurgia minimamente invasiva.
La paziente, affetta da artropatia infiammatoria sieropositiva (AR),è stata operata anche con l’utilizzo dell’innovativa tecnica intrachirurgica di PRP (fattori di crescita piastrinici).
Questo paziente è stato precedentemente sottoposta a intervento chirurgico mediante chirurgia aperta classica da parte di chirurgo di altra derivazione specialistica senza un buon esito. Si è affidato a noi in quanto la chirurgia minimamente invasiva ha ottimi risultati anche nei casi di reinterventi in recidive.
Signora di 79 anni, artrite reumatoide in trattamento con cortisonici da più di due decadi, ipertesa ed osteopenica con dolore causato da alluce valgo grado moderato ed in particolare da metatarsalgia per lussazione seconda metatarso falangea piede dx che determina una deviazione assiale rigida in sovra adduzione del secondo dito nei confronti dell’alluce.
La deformità avampodalica importante:
- impedisce di calzare scarpe chiuse
- riduce drasticamente l’autonomia della paziente rendendo quasi impossibili le attività di vita quotidiane da più di 2 anni.
I chirurghi podiatrici del Day Foot Surgery, dopo attenta e scrupolosa valutazione clinica, biomeccanico-funzionale e radiografica del piede e delle estremità inferiori e dopo aver considerato le aspettative della paziente, optano per un intervento ambulatoriale in anestesia locale, con blocco di caviglia mediante chirurgia minimamente invasiva (alluce valgo + II ,III, IV e V dito) presso clinica catalana all’avanguardia.
Le tecniche minimamente invasive performate per l’alluce valgo sono state le seguenti:
Tecnica di osteotripsia dell’esostosi dorso-laterale testa M1 (Silver), tenotomia e capsulotomia adduttore del primo dito (Mc-Bride) ed Akin falange prossimale alluce più emitenotomia estensore lungo del primo dito per hallux estensus interfalangicus.
Le tecniche performate per la seconda metatarso falangea e III, IV, V dito sono state:
Tecnica di osteotomia di elevazione ed accorciamento capitale M2, digitale incompleta plantarflessoria basale falange prossimale, corticale D2 preservata (seguendo teoria dei quadranti per ridurre la clinodattilia), con emitenotomia flesso-estensoria ed osteotomie digitali più emitenotomie flesso-estensorie III,IV e V dito.
In tutte le osteotomie è stato utilizzato il PRP (fattori di crescita piastrinici) per favorire il consolidamento e ridurre l’infiammazione.
In totale sono state eseguite 9 fratture chirurgiche (osteotomie) e 10 emitenotomie al livello dell’avampiede, senza necessità di fissazione mediante mezzi di sintesi (fili metallici, viti o placche). Necessario inoltre un unico punto di sutura a testimonianza della mini invasività dell’intervento.
Terminato l’intervento la paziente è uscita dalla sala operatoria camminando autonomamente con una scarpa post chirurgica senza necessità di stampelle.